PROGETTO GRAFICO n°

Marzo / 2019


SACRO

In questo numero ci interessa indagare il tema del sacro, cercando di assumere un approccio lucido e di ascolto. Se è vero che esistono “guru” e momenti “sacri” nel design, ci interesserebbe avvicinarci anche ai venerabili maestri osservando ciò che di loro è valido, non rifiutandone in toto la storia in quanto sacralizzata, e chiedendoci se il tema della sacralità sia legato necessariamente alla creazione di dogmi. Può essere considerato un dogma anche la lettura dissacratoria a tutti i costi.
Il tema del sacro è interessante anche al di fuori della prospettiva della “laicizzazione” dello sguardo: qual è la sacralità nel design e nelle nostre vite, oggi? Esiste qualche progettista che ha portato con la sua ricerca un significato nuovo e parlante al tema della sacralità?


COME CONTRIBUIRE

Inviare, entro la data sopra indicata, un breve abstract di massimo 400 parole al seguente indirizzo: redazione_progettografico@aiap.it
Indicare titolo e sottotitolo, nome dell’autore o degli autori, eventuali affiliazioni, cinque parole chiave che definiscano l’ambito di interesse, una breve indicazione sulla rilevanza del contributo proposto.

PROGETTO GRAFICO n°

Marzo / 2019


SACRO

In questo numero ci interessa indagare il tema del sacro, cercando di assumere un approccio lucido e di ascolto. Se è vero che esistono “guru” e momenti “sacri” nel design, ci interesserebbe avvicinarci anche ai venerabili maestri osservando ciò che di loro è valido, non rifiutandone in toto la storia in quanto sacralizzata, e chiedendoci se il tema della sacralità sia legato necessariamente alla creazione di dogmi. Può essere considerato un dogma anche la lettura dissacratoria a tutti i costi.
Il tema del sacro è interessante anche al di fuori della prospettiva della “laicizzazione” dello sguardo: qual è la sacralità nel design e nelle nostre vite, oggi? Esiste qualche progettista che ha portato con la sua ricerca un significato nuovo e parlante al tema della sacralità?


COME CONTRIBUIRE

Inviare, entro la data sopra indicata, un breve abstract di massimo 400 parole al seguente indirizzo: redazione_progettografico@aiap.it
Indicare titolo e sottotitolo, nome dell’autore o degli autori, eventuali affiliazioni, cinque parole chiave che definiscano l’ambito di interesse, una breve indicazione sulla rilevanza del contributo proposto.

PROGETTO GRAFICO n°

Marzo / 2019


PROFANO

Non soltanto in opposizione al tema del sacro, ma con un’accezione di più ampio respiro, il termine “profano” permette di esplorare tutto ciò che in qualche modo crea un elemento di attrito, di contrasto, si riallaccia a una natura materiale, amatoriale, mondana. Dalla grafica vernacolare a quella creata da professionisti e professioniste che hanno deciso di non sottostare a dettami e scuole prefissati. Parlare di design profano vuol dire de-assolutizzare e de-universalizzare. Questo tema permette di includere riflessioni su settori di progettualità comunemente considerati “profani” come branding o pubblicità. Un’altra profanazione riguarda le voci minoritarie fuori e dentro il design che hanno avuto nei decenni scorsi una scarsa rappresentazione nel mondo della grafica e che oggi stanno avendo un giusto risveglio, obbligando la nostra disciplina a ripensarsi rompendo le voci di design «ufficiali».


COME CONTRIBUIRE

Inviare, entro la data sopra indicata, un breve abstract di massimo 400 parole al seguente indirizzo: redazione_progettografico@aiap.it
Indicare titolo e sottotitolo, nome dell’autore o degli autori, eventuali affiliazioni, cinque parole chiave che definiscano l’ambito di interesse, una breve indicazione sulla rilevanza del contributo proposto.

PROGETTO GRAFICO n°

Marzo / 2019


PROFANO

Non soltanto in opposizione al tema del sacro, ma con un’accezione di più ampio respiro, il termine “profano” permette di esplorare tutto ciò che in qualche modo crea un elemento di attrito, di contrasto, si riallaccia a una natura materiale, amatoriale, mondana. Dalla grafica vernacolare a quella creata da professionisti e professioniste che hanno deciso di non sottostare a dettami e scuole prefissati. Parlare di design profano vuol dire de-assolutizzare e de-universalizzare. Questo tema permette di includere riflessioni su settori di progettualità comunemente considerati “profani” come branding o pubblicità. Un’altra profanazione riguarda le voci minoritarie fuori e dentro il design che hanno avuto nei decenni scorsi una scarsa rappresentazione nel mondo della grafica e che oggi stanno avendo un giusto risveglio, obbligando la nostra disciplina a ripensarsi rompendo le voci di design «ufficiali».


COME CONTRIBUIRE

Inviare, entro la data sopra indicata, un breve abstract di massimo 400 parole al seguente indirizzo: redazione_progettografico@aiap.it
Indicare titolo e sottotitolo, nome dell’autore o degli autori, eventuali affiliazioni, cinque parole chiave che definiscano l’ambito di interesse, una breve indicazione sulla rilevanza del contributo proposto.